L'articolo qui presentato fa parte dell'Archivio Storico di
Quattro Bit ed è tratto dalla rivista Bit n. 2 (marzo-maggio
1979) pp. 31-32 fonte: Retroedicola
[Proseguiamo il discorso relativo
ai negozi specializzati
andando indietro fino al 1979 e all'origine dei "Computer Shop", recuperando
un intervento del Direttore Commerciale della Computeria, la prima
catena italiana di franchising dedicata al fenomeno dell'informatica
personale in Italia. Avevamo già catalogato un intervento di Focardi
nell'articolo
BIT 79, una mostra già troppo stretta.]
Il nuovo modo di vendere i calcolatori
di Sergio Focardi
Direttore Commerciale della Computeria
L'introduzione sul mercato dei Personal Computer ha aperto la possibilità di
impiego dell'elaboratore a fasce di mercato finora non raggiungibili con
problemi di costo, inaugurando nel contempo dei criteri di commercializzazione
diversi da quelli tradizionali dell'informatica e più simili alla vendita di
prodotti di largo consumo quali ad esempio le apparecchiature HI-FI.
L'elaboratore elettronico è stato per molti anni uno strumento completamente
inaccessibile ai privati e alle piccole imprese. La complessità di una
installazione
EDP
e l'entità dell'investimento richiesto rendevano possibile l'impiego degli
elaboratori solo a grandi imprese.
Gli elevati prezzi di vendita e di affitto dei calcolatori e i grandi margini
di profitto conseguibili su ciascuna singola vendita imponevano una
organizzazione di vendita estremamente aggressiva con costi di
commercializzazione conseguenti particolarmente alti.
Ciascuna singola trattativa di vendita andava seguita con opportuna strategia
e con grande dispendio di risorse umane e materiali, destinate a completare
un'opera di convincimento accurata e capillare.
La prima svolta nella commercializzazione dei prodotti per la informatica si è
avuta con l'avvento dei minicomputer.
L'azione di vendita, nel campo dei minicalcolatori, si affidava alla qualità e
al prezzo del prodotto offerto piuttosto che all'azione commerciale in senso
stretto.
Parimenti ridotta è stata, con i minicalcolatori, l'azione di «formazione
dell'opinione» esercitata dalle case costruttrici che si sono limitate, per
molti anni, ad offrire il loro prodotto lasciando che fosse il cliente a
vederne la possibile applicazione.
L'evoluzione tecnica dei mini, e l'esigenza delle case produttrici di
espandere il loro mercato verso settori più profittevoli hanno fatto crescere
verso l'alto l'applicabilità dei mini, divenuti ormai, per costo e dimensione,
degli elaboratori medi.
Il mini non è più l'elaboratore per tutti, ma è piuttosto un mezzo per
realizzazione, con un buon rapporto prezzo/prestazioni, applicazioni
sofisticate.
Significativo è in questo senso l'atteggiamento dei più grossi produttori di
mini che tendono ormai a concentrare la loro azione di vendita diretta su
trattative ad elevato profitto marginale che possono remunerare i costi di
organizzazioni di vendita divenute ormai considerevolmente costose.
L'introduzione dei microcalcolatori e dei Personal Computer sembra viceversa
poter veramente realizzare le possibilità di una informatica alla portata di
tutte le applicazioni sia per i costi, che per la facilità di impiego dei
mezzi e per le tecniche di commercializzazione.
È interessante sottolineare i punti più significativi di questa nuova svolta
della tecnologia e del mercato dell'informatica.
L'esperienza dominante in questo senso è quella statunitense, che la UNICOMP
ha riportato oggi in Italia con l'apertura della Computeria, centro di vendita
dei Personal Computer.
Il mercato dei Personal Computer è esploso da solo, senza essere stato
preparato da estese azioni di vendita. L'esigenza di prodotti a costi
realmente bassi e con caratteristiche di operatività ala portata di tutti era
talmente forte che non appena tali prodotti sono divenuti disponibili la
richiesta ha immediatamente superato l'offerta.
Si nota, in conseguenza, nel mondo dei Personal Computer, un differente modo
di concepire la vendita.
Negli Stati Uniti si è assistito all'apertura dei negozi di calcolatori, veri
punti di vendita al dettaglio.
È avvenuta una completa inversione di tendenza commerciale: qui è il cliente
che va liberamente al fornitore, spinto da una esigenza che si impone da sé,
anziché essere il fornitore che cerca il cliente.
Il cliente chiede di poter esaminare, in modo pratico, differenti alternative
per trovare i prodotti che meglio si adattano alla sua applicazione.
Questo impone che il punto di vendita sia svincolato da un particolare
fornitore.
In effetti le maggiori iniziative in questo settore puntano su un ampio
catalogo di prodotti e offrono in vendita al cliente il meglio della
produzione, consigliandolo, con serietà e competenza, verso una scelta che
corrisponde alle sue reali esigenze.
Lo svincolamento dal fornitore è reso possibile dalla componibilità dei
Personal Computer i quali possono essere configurati «su misura» usando
componenti di differenti produttori. Importantissimo, in questo senso, il
concetto del Bus S-100, un bus
divenuto ormai uno standard industriale che consente di comporre ed espandere
ogni sistema che rispetti questo standard, usando periferiche ed interfacce
prodotte oggi da più di 100 differenti case.
Questa apertura costituisce una garanzia di serietà in quanto il cliente non
viene mai forzato a scegliere una soluzione particolare, ma può attingere ad
una varietà di prodotti tra cui, nella maggioranza dei casi, potrà trovare ciò
che veramente fa per lui salvaguardando il suo investimento con la garanzia di
espandibilità futura.
Tutto ciò richiede ovviamente un adeguato supporto. Supporto tecnico per
garantire l'assistenza al prodotto, quando esso diventa operativo, ma anche
supporto di marketing per fornire al mercato il necessario livello di
informazione tecnica e commerciale.
È nostra opinione che una seria attività di supporto tecnico e commerciale sia
una delle chiavi di volta del successo di questo mercato così nuovo e così
promettente.
Le enormi possibilità tecniche e applicative che si aprono con questi prodotti
a basso costo esigono, da parte degli operatori di settore, una grande
chiarezza di idee e di programmi, sia per la pura vendita che per gli aspetti
collaterali di formazione e supporto.
con questa visione del mercato abbiamo costituito la Computeria.
La Computeria si rivolge sia al privato che intende acquistare un singolo
sistema per uso hobbystico o professionale, sia alle organizzazioni che
intendono distribuire i prodotti importati dalla Computeria o realizzare, a
partire da essi, un loro prodotto finito.
Al privato la Computeria propone il suo centro di dimostrazione e di vendita a
Cinisello Balsamo, in cui può esaminare i prodotti offerti e, consigliato da
personale esperto, scegliere su un catalogo che comprende più di 100
fornitori.
Ai distributori e agli O.E.M. la Computeria propone un discorso commerciale
basato su una reale comprensione della problematica di questo nuovo mercato e
su un'offerta di prodotti e servizi che ci sembra estremamente interessante
per chi intende operare in questo nuovo settore seriamente e con profitto.
Questi recuperi storici che parlano dei negozi di computer mi piacciono molto, ce ne saranno altri?
RispondiEliminaGabriele
Nei prossimi tempi senz'altro uno, forse due. Quindi, come si suol dire, "stay tuned"!
EliminaAnche a me piace tantissimo.. poi vai su Google street view e realizzi che è diventata un'agenzia di viaggi :( https://bit.ly/2zvH9Zh
RispondiEliminaAvevo visto. È proprio il caso di scrivere "sic transit gloria mundi".
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