La prima volta in cui una rivista italiana ha parlato di videogiochi

di Andrea Pachetti

Tutte le ricerche che vogliono tendere a identificare di preciso "la prima volta in cui..." è accaduto qualcosa sono destinate a fallire, o quantomeno a essere corrette nel corso degli anni. Il caso del primo Easter Egg nei videogiochi è esemplare, dato che siamo passati progressivamente da Adventure per Atari VCS a Video Whizball per Fairchild Channel F, per arrivare alla scoperta del 2017 a opera di Ed Fries, relativa all'arcade Starship I. Di recente il limite è stato spinto ancora più indietro fino all'aprile del 1977 con Spitfire, sempre per Channel F.

È tenendo bene in mente questo principio che ho iniziato una ricerca piuttosto lunga sul possente archivio conservato da Introni.it, ricerca che è durata qualche settimana poiché a oggi non esiste nessuna indicizzazione delle riviste presentate; ogni tentativo deve essere necessariamente svolto "a mano", sfogliando i file digitali pagina per pagina. Le uniche coordinate che avevo fissato erano relative a cercare citazioni della prima console commerciale mai uscita, cioè il Magnavox Odyssey, pensando che si potesse trovare qualche riferimento tratto dalle riviste americane. Ho dunque isolato il periodo storico d'osservazione al 1972-1973.

Avendo a disposizione un archivio molto esteso, ma comunque limitato alle riviste di elettronica e radiantistica (niente esclude che ci siano riferimenti precedenti su altri tipi di pubblicazioni), quello che al momento possiamo identificare come il primo articolo italiano a citare l'Odyssey (e dunque il primo articolo a parlare esplicitamente di videogiochi) è tratto da Radiorama, il mensile della Scuola Radio Elettra, distribuito per abbonamento.

Come si può notare dalla copertina, la rivista veniva pubblicata in collaborazione con la notissima Popular Electronics, famosa soprattutto per aver presentato al pubblico americano l'Altair 8800 nel suo numero di gennaio 1975. È proprio alla rivista statunitense si deve l'articolo in cui viene descritto il Magnavox Odyssey (febbraio 1973), puntualmente tradotto da Radiorama nel numero di agosto 1973.

Ecco quindi i due testi, in sequenza:

 

È possibile apprezzare nella traduzione italiana un'ottima scelta dei termini, in particolare la corretta traduzione dell'English Control come controllo dell'effetto. Come scelta terminologica, è da notare soprattutto l'uso di "simulatore" di giochi interamente elettronico per all-electronic game simulator (la parola videogioco si diffonderà solo diversi anni dopo) e di "sfondo" (sempre usando le doppie virgolette) per overlay.

Attendendo in futuro nuove integrazioni, per adesso nel 2019 non possiamo dunque fare altro che segnalare e consegnare ai posteri questo "Il televisore come campo da giuoco" come primo tentativo di descrivere e spiegare al pubblico italiano il mondo videoludico.

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