di Andrea Pachetti
In passato abbiamo descritto alcuni dei videogiochi italiani presentati dalla società Sipe, una società solitamente identificata con le produzioni "pirata". Questi giochi infatti erano senz'altro la classica eccezione alla regola poiché, come è noto, il 99% di ciò che veniva presentato sulle cassette tipo Special Program e affini erano versioni piratate di videogiochi inglesi o americani, modificati nei titoli e nella grafica per non essere immediatamente riconoscibili.
Questo atto di pirateria era comunque soltanto il più evidente, in realtà la scorrettezza e il parassitismo nei confronti del materiale originale avvenivano su molti fronti: dalle riviste inglesi erano copiati ogni mese gli articoli, le news, le classifiche e persino i listati da digitare.
Il primo caso che analizzeremo, pubblicato sul primo numero di Special Program, è emblematico della situazione. Uscita nel maggio del 1984 (aut. n. 278 del 2/6/84), nelle pp. 21-22 la rivista presentava il listato Atterraggio sull'asteroide a firma Gaetano N. di Como; grazie a questo programma il lettore aveva ottenuto 150.000 Lire di premio, circa 210 Euro rivalutati al 2018.
Questo listato, del tutto illeggibile a causa del microscopico carattere usato, era stato letteralmente "fotocopiato" dall'originale Asteroid Lander, scritto da Gary Leach, apparso su Your Computer vol. 4 no. 3, del marzo 1984, pp. 154-155. Questo è l'unico listato pubblicato da Leach che, un paio di anni più tardi, avrebbe fatto uscire un vero e proprio gioco commerciale (Robobolt), pubblicato dall'Alpha Omega, l'etichetta per i giochi economici della CRL.
L'atto di parassitismo è evidente non solo per la riproduzione 1:1 del testo del listato, ma anche per la riproposizione dello stesso screenshot. Resta da chiedersi soltanto se sia stato un atto di pirateria da parte della rivista, con conseguente invenzione del nome del lettore e l'attribuzione del premio, oppure se effettivamente sia stato quest'ultimo a spacciare il videogioco per proprio, sperando che i redattori non se accorgessero. I tempi molto stretti intercorsi tra la pubblicazione originale e quella piratata (marzo - maggio 1984) fanno riflettere.
A prescindere da questo, di certo i lettori della rivista furono impossibilitati a digitare il programma e provarlo: nella posta del n. 3 (p. 31) se ne lamentava ad esempio Raphael F. di Genova, dicendo che aveva avuto intenzione di copiare il listato, ma non era giunto al termine perché aveva «trovato qualche riga malstampata e quindi non leggibile». La redazione rispondeva in modo piuttosto curioso, spiegando che il problema era semplicemente stato causato dalla mancanza di spazio, che li aveva costretti a ridurre i caratteri. A molti anni di distanza sappiamo che non era affatto così, poiché già l'originale era afflitto dallo stesso problema.
Per Raphael e tutti i delusi del 1984, segnalo che è possibile giocare ad Asteroid Lander prelevando questo file dal Gamebase64, affermando purtroppo che non si tratta affatto di un capolavoro (eufemismo), quindi attendere tutti questi anni non ne è valsa la pena.
È andata leggermente meglio (ma non troppo) sul numero successivo; sfogliando il n.2 di Special Program, veniva presentato un altisontante Pianeta della sfera di cristallo (pp. 22-27), ancora per Commodore 64.
Stavolta la "fonte" utilizzata dai redattori della Sipe era Computer & Video Games vol. 3 no. 7, dell'aprile 1984, pp. 78-79, 86-87.
Anche in questo caso veniva eseguita una vera e propria "fotocopia" dell'originale, come è evidente confrontando le righe del programma attorno alla 1000, in cui viene replicato nella copia su Special Program persino un tratteggio presente sull'originale inglese. In un piccolo riquadro, viene addirittura riprodotta una porzione dell'ottimo artwork disegnato da John Higgins, noto disegnatore della scuderia di 2000 AD e famoso soprattutto per essere stato il colorista della miniserie Watchmen, di Alan Moore e Dave Gibbons.
È possibile dare una piccola giustizia postuma anche a Centre Crystal, programmato da Henry O'Keeffe, scaricandolo come il precedente dal Gamebase e giocandoci un po' con l'emulatore, cercando però di non pretendere troppo.
Fonti: le scansioni di Special Program sono presenti su Edicola 8 bit, mentre quelle di Your Computer e Computer & Video Games sono su Archive.org. Rimando a questi siti per poter consultare le pagine presentate in alta risoluzione. I videogiochi e i loro screenshot sono tratti da Gamebase64.
Asteroid Lander |
In passato abbiamo descritto alcuni dei videogiochi italiani presentati dalla società Sipe, una società solitamente identificata con le produzioni "pirata". Questi giochi infatti erano senz'altro la classica eccezione alla regola poiché, come è noto, il 99% di ciò che veniva presentato sulle cassette tipo Special Program e affini erano versioni piratate di videogiochi inglesi o americani, modificati nei titoli e nella grafica per non essere immediatamente riconoscibili.
Questo atto di pirateria era comunque soltanto il più evidente, in realtà la scorrettezza e il parassitismo nei confronti del materiale originale avvenivano su molti fronti: dalle riviste inglesi erano copiati ogni mese gli articoli, le news, le classifiche e persino i listati da digitare.
Il primo caso che analizzeremo, pubblicato sul primo numero di Special Program, è emblematico della situazione. Uscita nel maggio del 1984 (aut. n. 278 del 2/6/84), nelle pp. 21-22 la rivista presentava il listato Atterraggio sull'asteroide a firma Gaetano N. di Como; grazie a questo programma il lettore aveva ottenuto 150.000 Lire di premio, circa 210 Euro rivalutati al 2018.
Questo listato, del tutto illeggibile a causa del microscopico carattere usato, era stato letteralmente "fotocopiato" dall'originale Asteroid Lander, scritto da Gary Leach, apparso su Your Computer vol. 4 no. 3, del marzo 1984, pp. 154-155. Questo è l'unico listato pubblicato da Leach che, un paio di anni più tardi, avrebbe fatto uscire un vero e proprio gioco commerciale (Robobolt), pubblicato dall'Alpha Omega, l'etichetta per i giochi economici della CRL.
L'atto di parassitismo è evidente non solo per la riproduzione 1:1 del testo del listato, ma anche per la riproposizione dello stesso screenshot. Resta da chiedersi soltanto se sia stato un atto di pirateria da parte della rivista, con conseguente invenzione del nome del lettore e l'attribuzione del premio, oppure se effettivamente sia stato quest'ultimo a spacciare il videogioco per proprio, sperando che i redattori non se accorgessero. I tempi molto stretti intercorsi tra la pubblicazione originale e quella piratata (marzo - maggio 1984) fanno riflettere.
A prescindere da questo, di certo i lettori della rivista furono impossibilitati a digitare il programma e provarlo: nella posta del n. 3 (p. 31) se ne lamentava ad esempio Raphael F. di Genova, dicendo che aveva avuto intenzione di copiare il listato, ma non era giunto al termine perché aveva «trovato qualche riga malstampata e quindi non leggibile». La redazione rispondeva in modo piuttosto curioso, spiegando che il problema era semplicemente stato causato dalla mancanza di spazio, che li aveva costretti a ridurre i caratteri. A molti anni di distanza sappiamo che non era affatto così, poiché già l'originale era afflitto dallo stesso problema.
Per Raphael e tutti i delusi del 1984, segnalo che è possibile giocare ad Asteroid Lander prelevando questo file dal Gamebase64, affermando purtroppo che non si tratta affatto di un capolavoro (eufemismo), quindi attendere tutti questi anni non ne è valsa la pena.
È andata leggermente meglio (ma non troppo) sul numero successivo; sfogliando il n.2 di Special Program, veniva presentato un altisontante Pianeta della sfera di cristallo (pp. 22-27), ancora per Commodore 64.
Stavolta la "fonte" utilizzata dai redattori della Sipe era Computer & Video Games vol. 3 no. 7, dell'aprile 1984, pp. 78-79, 86-87.
Anche in questo caso veniva eseguita una vera e propria "fotocopia" dell'originale, come è evidente confrontando le righe del programma attorno alla 1000, in cui viene replicato nella copia su Special Program persino un tratteggio presente sull'originale inglese. In un piccolo riquadro, viene addirittura riprodotta una porzione dell'ottimo artwork disegnato da John Higgins, noto disegnatore della scuderia di 2000 AD e famoso soprattutto per essere stato il colorista della miniserie Watchmen, di Alan Moore e Dave Gibbons.
È possibile dare una piccola giustizia postuma anche a Centre Crystal, programmato da Henry O'Keeffe, scaricandolo come il precedente dal Gamebase e giocandoci un po' con l'emulatore, cercando però di non pretendere troppo.
Centre Crystal |
Fonti: le scansioni di Special Program sono presenti su Edicola 8 bit, mentre quelle di Your Computer e Computer & Video Games sono su Archive.org. Rimando a questi siti per poter consultare le pagine presentate in alta risoluzione. I videogiochi e i loro screenshot sono tratti da Gamebase64.
La domanda sorge spontanea: se era il 'primo numero' della rivista, come faceva il fantomatico lettore Gaetano N. di Como a sapere che la stessa prevedeva una rubrica per la pubblicazione dei listati dei giochi, con tanto di premio da 150.000 lire?
RispondiEliminaPerché circa un mese prima era uscito il n. 1 di Program (senza lo "Special"), dove era apparso l'annuncio "mandateci i vostri programmi!", quindi da questo punto di vista era teoricamente possibile.
EliminaNei primi numeri di Special Program apparve un listato dal titolo "Lo Spazzino" pubblicato con lo stesso modus operandi
RispondiEliminahttp://ready64.org/libri/scheda_libro.php?id_libro=55
Vero, si tratta de "I magnifici 10", supplemento a Special Program n. 4. Senz'altro andando a scavare troveremmo una situazione simile per quasi tutti i listati apparsi su quelle riviste pirata, sia per Commodore 64 che per Spectrum: nel caso di "Lo spazzino", hanno avuto almeno la decenza di pubblicare un testo leggibile.
Elimina